Il 28 giugno prossimo, alle ore 18.00 presso la Biblioteca
Comunale di Monopoli, avrà luogo la presentazione del libro “Il Papa del
coraggio", l'ultimo volume del vaticanista di Avvenire, Mimmo Muolo,
dedicato a Benedetto XVI. Alla serata è prevista la partecipazione di Fabio
Zavattaro, vaticanista del Tg1, e di Enzo Quarto di Rai Puglia. L’incontro è
stato promosso dal Ctg Egnatia di Monopoli con il supporto del consigliere
delegato del Comune di Monopoli Giorgio Spada, che ha messo a disposizione la
location. Il 16 aprile scorso Benedetto XVI ha compiuto 90 anni; Un’occasione
per riflettere sugli otto anni del suo pontificato, "costellato di
difficoltà – scrive l’autore – connotato da molte luci e anche da qualche
ombra" fino alla clamorosa rinuncia, che "ci ha svelato un papa
profondamente altro dalla persona che per otto anni avevamo creduto di
conoscere e raccontare". Muolo cerca di evidenziare lo scarto esistente
tra la figura del papa percepita (e amplificata dai media) e quella reale,
senza mai dimenticare la sua opera di studioso, tenendo "sempre presente
che in Joseph Ratzinger il teologo, il sacerdote e il vescovo sono un tutt’uno".
Il libro esplora le due coordinate fondamentali del pontificato di Ratzinger,
da un lato il confronto con il mondo laico, al quale il Pontefice ha rivolto un
pressante appello ad allargare la razionalità e a vivere «come se Dio ci
fosse», dall'altro la questione della fede, posta con forza all'interno della
Chiesa come strumento indispensabile per quel confronto e per un nuovo annuncio
del Vangelo. Il Papa del coraggio, lo ha chiamato Muolo: perché innanzitutto la
sua decisione della rinuncia è una decisione quasi senza precedenti,
storicamente parlando, e quindi è una decisione che implica coraggio. E poi,
perché nonostante tutto quello che si è detto e si è scritto di lui, è stato un
Papa che è rimasto lì, a fronteggiare una tempesta dopo l’altra, spesso
suscitate dai mass media che avevano un preconcetto nei suoi confronti.
Ricordiamo che ha sempre detto: “Di fronte ai lupi, il vero pastore non fugge”.
Ecco, io penso che Benedetto XVI abbia fatto veramente questo, e quando poi le
acque si sono calmate, quando ha ritenuto che il pericolo immediato non ci
fosse più, ha avuto il coraggio di dire: “Ecco, io non sono più il pastore
adatto per proteggere questo ovile: devo passare la mano a un altro”.
Appuntamento quindi in biblioteca per saperne di più.
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