MIUR

Protocollo con Ministero dell' Istruzione

Intesa tra il Ctg e il Miur per la scuola

PROTOCOLLO D'INTESA
tra
Ministero Pubblica Istruzione
e
CTG
Centro Turistico Giovanile

siglato il 13 dicembre 2000 – trasmesso con circolare del Min. Pub. Istruzione, Ispettorato per l’Educazione Fisica e Sportiva, Coordinamento e gestione delle attività per gli studenti, prot. n° 457/A1 del 2 febbraio 2001

Visto l'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, che consente alla scuola dell'autonomia di interagire da protagonista con le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni del territorio, nonché di perseguire tramite l'autonomia la massima flessibilità e tempestività e la valorizzazione delle risorse locali;
vista la legge 28 agosto 1997, n. 285, contenente le disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza;
vista la legge 18 dicembre 1997, n. 440, relativa all'istituzione del fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi;
visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, relativo al trasferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del capo l della legge 15 marzo 1997, n. 59, in particolare il capo III concernente l'istruzione scolastica e il capo IV concernente la formazione professionale;
visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in particolare l'art. 38 relativo all'istruzione degli stranieri nelle scuole italiane e all'educazione interculturale;
vista la legge 20 gennaio 1999, n. 9, contenente le norme per l'elevamento dell'obbligo di istruzione;
vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, in particolare l'art. 68 riguardante l'obbligo di frequenza di attività formative fino al compimento del diciottesimo anno di età;
visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, contenente il Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;
visto il Trattato di Amsterdam, che applica il metodo concertativo alle iniziative della Comunità in materia sociale, entrato in vigore il 1° marzo 1999;
visti gli atti di indirizzo del 6 agosto 1997 del Ministro della Pubblica istruzione e dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica, riguardanti l'orientamento scolastico universitario e professionale delle studentesse e degli studenti;
vista la direttiva 3 aprile 1996, n. 133, con la quale vengono indicate finalità, modalità organizzative e fonti di finanziamento a cui le singole scuole, nell'ambito della propria autonomia, possono far riferimento per promuovere iniziative complementari e integrative dell'iter formativo degli studenti, per creare occasioni e spazi di incontro da riservare loro, per favorire l'apertura della scuola alle domande di tipo educativo e culturale provenienti dal territorio, in coerenza con le finalità formative istituzionali;
visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, del, così come modificato e integrato dal decreto del Presidente della Repubblica 9 aprile 1999, n. 156, con il quale è stato emanato il regolamento che disciplina le iniziative complementari e le attività integrative nelle istituzioni scolastiche;
visto il Contratto Collettivo Nazionale del comparto scuola siglato il 26 maggio 1999, in particolare l'art. 11, e il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo del 31 agosto 1999, con particolare riferimento alle misure incentivanti per i progetti delle scuole situate nelle zone a rischio di cui all'art. 4 e all'intesa tra MPI e 00.SS.;
vista la direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione, 29 marzo 2000, n.97;
vista la legge 28 agosto 1997, n. 285, che demanda agli enti locali l'attuazione di progetti "per la promozione del diritto dell'infanzia e dell'adolescenza" destinati ai minori e agli adulti, con possibilità di utilizzare i locali scolastici;
considerato che:
1. •il percorso scolastico e formativo in generale non può prescindere dall'acquisizione della consapevolezza della necessità di vivere in armonia con i propri simili con spirito di tolleranza, solidarietà e collaborazione;
2. •i programmi scolastici già comprendono materie legate al turismo e alla conoscenza dei territori propri, europei e del resto del mondo, sotto il profilo storico, geografico, ambientale e civico;
3. •la conoscenza e il contatto con l'ambiente che ci circonda evitano l'isolamento sociale e accrescono il valore del rispetto per l'altro e il senso civico;
4. •gli argomenti legati al turismo sono per loro natura ludici, pur nell'approfondimento scientifico, e possono, quindi, contribuire al recupero di situazioni difficili di abbandono e dispersione scolastica, anche attraverso la riqualificazione di soggetti nell'area occupazionale finalizzata al turismo;
5. •il turismo si presta a promuovere idee e iniziative occupazionali anche autogestite;
6. •il turismo può vedere lavorare sinergicamente sul territorio la scuola egli enti locali assieme alle associazioni;
7. •il turismo permette ai giovani di colmare le distanze nord-sud e anche tra paesi europei attraverso scambi e gemellaggi;
8. •l'uso dello strumento educativo turistico, attraverso la rete telematica, consente in tempo reale la comunicazione e lo scambio di informazioni con partner internazionali, mettendo in contatto tra loro i giovani di ogni più piccolo paesino con il resto del mondo e viceversa;
9. •il turismo permette una visione globale della realtà dei continenti tale da non consentire di vivere come estranei coloro che vengono a stabilirsi nel nostro paese e considerare, altresì, se stessi e gli altri come cittadini del mondo;
considerata, inoltre, la comune convergenza sui seguenti obiettivi:
generali
1. •ricerca di un metodo di formazione integrato e pienamente inserito nella scuola in grado di fornire a tutti i bambini e ai giovani competenze e capacità indispensabili al pieno esercizio del diritto di cittadinanza sul proprio territorio in Italia e in Europa, con apertura al mondo intero, e che permetta il giusto uso delle risorse (accoglienza, strutturazione di sussidi e di presidii presso musei, scavi archeologici, guide turistiche, itinerari, ecc.) anche sotto il profilo produttivo-occupazionale, con accordi e collaborazioni con gli enti locali;
2. •valorizzazione e capitalizzazione delle competenze acquisite dai giovani e creazione, per i più grandi, di progetti di percorsi formativi che siano finalizzati all'occupazione nei settori turistici del territorio nel quale risiedono evitando, così, al tempo stesso, la disoccupazione e la necessità di emigrare;
3. •realizzazione di corsi mirati alla sensibilizzazione e al coinvolgimento dei genitori nell'ambito della formazione permanente dedicata agli adulti;
4. •adozione del territorio come dimensione utile alla creazione di reti di collegamento per interventi formativi nei quali la scuola dell'autonomia ricopre un ruolo centrale di promozione culturale e sociale;
specifici
1. •favorire, attraverso il gioco, l'incontro consapevole del bambino/ragazzo con l'ambiente circostante in cui vive, aiutandolo nella crescita spazio-temporale ad appropriarsi di ciò che lo circonda, sia esso la natura, ma anche il quartiere, i mezzi pubblici, le regole civiche e stradali, i musei, le mostre, ecc.;
2. •organizzare gruppi che approfondiscano con ricerche e rilevazioni le scoperte che andranno a fare vicine e lontane, stimolare la produzione di materiali scritti e visivi, l'organizzazione di mostre e l'utilizzo di Internet; favorire gli spostamenti dal proprio luogo stanziale, imparando a utilizzare mezzi alternativi e a conoscere le regole stradali nell'uso delle due ruote;
3. •organizzare viaggi e proporre attività di servizio turistico volontario sul territorio, anche in collaborazione con gli enti locali, per studenti che sono ormai in grado di autogestirsi e di rendere più complesso l'approccio al turismo;

si conviene quanto segue:

Articolo 1
Il Ministero della Pubblica Istruzione si impegna a:
1. •dare comunicazione agli uffici scolastici periferici, e, per loro tramite, alle singole istituzioni scolastiche, alle consulte degli studenti e alle associazioni studentesche sui contenuti del presente protocollo;
2. •favorire la diffusione di informazioni circa le iniziative che verranno in seguito concordate, cui le scuole, nell'ambito della loro autonomia, potranno partecipare sulla base di progetti educativi e didattici autonomamente deliberati;
3. •agevolare l'organizzazione di eventi, manifestazioni, incontri, cacce al tesoro con itinerari utili alla conoscenza delle località, manifestazioni ecologiche, gite in ambienti significativi, per coinvolgere ragazzi, docenti, genitori, ma anche il resto della popolazione;
4. •favorire attività di sensibilizzazione territoriale, anche attraverso la realizzazione di campagne di risistemazione ambientale decise dai giovani e iniziative legate a specifiche problematiche locali, nazionali, europee, mondiali.

Articolo 2

Il Centro Turistico Giovanile si impegna a:
1. •promuovere una serie di attività che discendono da una comune filosofia operativa in tema di turismo, turismo sociale, turismo responsabile, ambiente, tempo libero, senza una precisa suddivisione per fasce di età dei giovani coinvolti nelle iniziative, in quanto trattasi di linee operative adattate pedagogicamente, e in particolare curare :
a) l'acquisizione degli strumenti di navigazione in Internet, l'uso di computer e di strumenti video-fotografici;
b) la conoscenza dell'ambiente dei propri luoghi: aria, acqua, terra, ambienti vegetali, inquinamento atmosferico e acustico, urbanistica, uso degli edifici, itinerari di uso quotidiano – vie, piazze, monumenti, giardini, boschi, montagne – e acquisizione delle capacità di orientarsi e di viaggiare all'interno del proprio paese o della propria città, a piedi e/o con i mezzi pubblici, attraverso giochi di orientamento con partenza e arrivo in un punto prestabilito nel minor tempo possibile;
c) la ricostruzione di piante cittadine con i propri punti di riferimento e nel corso dei giochi di orientamento;
d) attività di sensibilizzazione territoriale attraverso campagne di risistemazione ambientale;
e) l'assistenza ai turisti anche in collaborazione con le strutture pubbliche;
f) l'acquisizione della conoscenza dell'ambiente umano: anziani, bambini, immigrati, luoghi di ritrovo e di lavoro (mercati rionali, giardini, ecc.);
g) lo sviluppo di esperienze di orientamento topografico su cartografia IGM – Istituto Geografico Militare e TCI – Touring Club Italiano;
il Centro Turistico Giovanile si impegna inoltre, per quanto riguarda "l'esperienza-viaggi", a:
1. •procurare agevolazioni tariffarie per viaggi, soggiorni di studio, ingressi a musei, parchi, mostre, manifestazioni a carattere culturale e sportivo, case-ferie, visite guidate, campi scuola, proiezioni cinematografiche, concerti e varie iniziative locali legate a realtà e opportunità territoriali specifiche;
2. •collaborare nell'organizzazione dei viaggi, fornendo informazioni preventive sui luoghi che si vanno a visitare, sugli usi e costumi, itinerari, carte, guide, ecc.;
3. •collaborare nella creazione di itinerari studiati dai ragazzi per la loro età;
4. •favorire iniziative di accoglienza dei giovani provenienti da altre scuole e da altri territori in occasione di gite studio e campi scuola, per gemellaggi e scambi culturali tra scuole, ponendo particolare cura alla creazione di momenti di confronto dibattito per uno scambio di esperienze e un arricchimento comune;
5. •realizzare sussidi e presidii presso musei, scavi archeologici, guide turistiche, itinerari, ecc.;
6. •suggerire, nelle gite e nei viaggi, l'uso di un "diario di bordo" e la raccolta di servizi fotografici ed esperienze scritte proponibili per successivi momenti comuni di riflessione e confronto;
7. •realizzare iniziative volte a far conoscere ai bambini e ai giovani le regole sanitarie comunitarie e internazionali, in particolare quelle relative agli obblighi di vaccinazioni per i paesi Esteri, ponendo attenzione alla conoscenza, più generale, delle situazioni a rischio per i soggetti allergici; i mezzi pubblici di trasporto (autobus, treni, corriere, linee aeree e marittime); le regole valutarie monetarie per i paesi esteri; i luoghi di culto, ecc.

Articolo 3
L'attuazione della presente intesa è demandata a una struttura con compiti di programmazione, di indirizzo, di monitoraggio e di valutazione costituita da un gruppo di lavoro a livello nazionale presieduto dal Sottosegretario di Stato competente per materia, o da un suo delegato, e composto da tre rappresentanti del ministero della Pubblica istruzione e da tre rappresentanti del Centro Turistico Giovanile, designati dalle parti.

Il gruppo ha i seguenti compiti:
1. •sovraintende alla corretta applicazione del protocollo esaminando i problemi e prospettando le soluzioni;
2. •coordina l'attuazione degli interventi sul territorio nazionale e ne assicura l'omogeneità;
3. •individua le modalità di diffusione delle informazioni;
4. •promuove il monitoraggio e redige una relazione annuale delle attività.

Articolo 4
I profili organizzativi e di gestione afferenti all'attuazione del protocollo d'intesa verranno curati dall'Ispettorato per l'Educazione Fisica e Sportiva – Ufficio di coordinamento per le Attività degli Studenti, che assicurerà il necessario coordinamento con altri Uffici Centrali interessati.

Articolo 5
Il presente protocollo di intesa entra in vigore alla data della stipula, ha durata triennale, e sarà rinnovato alla scadenza, salvo diverso avviso di una delle parti, espresso almeno tre mesi prima della scadenza dei termini.
Potrà essere, d'intesa tra le parti, modificato in ogni momento.


Roma, 13 dicembre 2000

Firmato

Luigi Calcerano
Capo dell’ispettorato
per l’Educazione Fisica e Sportiva
Ministero della Pubblica Istruzione


Alberto Ferrari
Presidente nazionale
Centro turistico Giovanile