domenica 3 luglio 2011

SCOPRIRE MONOPOLI passeggiando per MASSERIE E CHIESE RUPESTRI



SCOPRIRE MONOPOLI
passeggiando per MASSERIE FORTIFICATE E CHIESE RUPESTRI
in compagnia degli Accompagnatori Culturali e Ambientali del CTG

Mura di cinta, torrette di avvistamento o garitte, caditoie, chiesette, ponti levatoi, piccoli campanili, frantoi e magazzini: sono queste le caratteristiche comuni di quell'immenso patrimonio architettonico, storico e culturale rappresentato dalle "masserie fortificate", molto diffuse in terra... di Bari e nel territorio monopolitano.
Nel periodo compreso tra la caduta dell'Impero Romano e l'anno 1000 d.C., uno degli elementi principali della città, la torre, viene trasferito nelle campagne, magari in prossimità di coltivazioni, e qui assume funzione di avvistamento, che rimane importante fino al 1700. La torre quindi permetteva l'avvistamento e dava la possibilità di una comunicazione visiva. Giocare d'anticipo e poter organizzare per tempo le difese, preparandosi all'assalto dei nemici, poteva significare a quel tempo la salvezza.
Nel 1566, con il nuovo "catasto" del territorio monopolitano viene rivisitato, su disposizione del viceré spagnolo Don Pedro de Toledo, il concetto di difesa con quel complesso sistema di avvistamento costiero composto da Torre Encina (lato Polignano), Castello Carlo V, Castello di Santo Stefano, Torre Cintola (lato Capitolo), Masseria Capitolo e Masseria Garrappa .
Era molto vivo il ricordo della strage di Otranto nel 1480 ad opera dei turchi in ascesa, che avevano travolto nel 1453 il millenario Impero Bizantino. Le masserie , veri e propri forzieri di grano e olio, dovevano avere la capacità di resistere anche solo per un giorno, visto e considerato che i saraceni agivano con attacchi repentini e non con lunghi assedi. Va aggiunto anche che non tutte le masserie nascono fortificate, ma lo diventano proprio in virtù delle esigenze difensive che di volta in volta si vengono a delineare. Tra la fine del 1700 e il 1800, finito il pericolo degli attacchi saraceni, le masserie continuano a dotarsi di poderose mura di fortificazione a causa dei briganti, prima, e delle lotte contadine poi. Esistono tre differenti tipologie di masserie: la masseria compatta, le masserie fortificate, le masserie fortificate con torre. Le prime sono di solito le più antiche, nate soprattutto per l'avvistamento, non hanno mura di cinta, né fortificazioni evidenti, sfruttano quasi sempre la loro posizione su luoghi rialzati e dominanti sul territorio (masseria Capitolo). Le masserie fortificate presentano tutte le caratteristiche difensive, dalle mura di cinta, alle caditoie, alle feritoie, ponti levatoi, torrette e/o vedette (tra gli esempi Carrassa, Mammella, Conchia, Caramanna). Con la Masseria Losciale, quella Maviglio/Manghisi e la Masseria Due Torri si hanno diversi esempi di masserie fortificate con torre, le quali, oltre alle caratteristiche delle generiche masserie fortificate, possiedono anche un corpo più o meno centrale a mò di torre per una maggiore capacità di difesa e avvistamento. L'ultima tipologia è quella delle Torri Masserie, dove l'intera masseria è costituita solo da un corpo unico a forma di torre senza altri corpi affiancati, esempi sono la masseria Garrappa e la masseria Spina Piccola.

Escursione in programma ogni giovedì pomeriggio
previa prenotazione. Possibilità di guida in lingua inglese e francese.

Costo a persona 10,00 € compresa degustazione

Per informazioni e prenotazioni
contattare il CTG Egnatia
cell. 3387723312
e-mail: ctg-monopoli@libero.it
facebook: Ctg Egnatia Monopoli