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ingresso della Chiesa a triforium |
VILLAGGIO RUPESTRE DEI SANTI ANDREA E PROCOPIO
L’entroterra monopolitano
nasconde uno dei più interessanti insediamenti rupestri della zona. Il sito fu
con molta probabilità molto popolato, date anche le sue dimensioni oltre alle
numerose strutture visibili tutt’oggi: numerose le grotte adibite ad
abitazioni, stalle, frantoio ipogeo, magazzini. Il casale, risalente all’anno
mille circa dopo Cristo, si articola su ambo i lati della lama, detta dell’
“Assunta”, dal nome della contrada che attraversa. Interessanti sono anche i
sistema di raccolta delle acque piovane, ancora oggi visibili, oltre ai tipici
calendari del periodo, ricavati nella roccia allo scopo di scandire il tempo
della maturazione dell’olio. All’interno del complesso, sotto freschi e secolari
alberi d’ulivo, è situata una delle chiese rupestri più belle di Monopoli, che
senz’altro meriterebbe più attenzione da parte delle Autorità preposte. La
chiesa è nota come cripta di S. Procopio, anche se l’indicazione più completa è
cripta dei ss. Andrea e Procopio, così come si evince peraltro dalla lettura
della scritta latina, ricavata nella roccia, sull’entrata centrale del triforium
d’ingresso. L’interno è diviso in naos e bema da un’iconostasi
litoide. Tra le caratteristiche del luogo di culto va evidenziato il
doppio abside. La chiesa è interamente affrescata anche se gran parte
degli affreschi sta subendo un lento e inesorabile deperimento Tra gli
affreschi, databili tra l’XI e il XIV sec. periodo di vita di questa chiesa,
sono riconoscibili: S.Giorgio a cavallo, diffuso in ambiente crociato, un
santo. Vescovo anonimo del quale sono visibili solo frammenti, S. Antonio in
frammenti riconoscibile per la presenza della campanella, S.Eligio, Santi
Medici, l’Annunciazione, la Trinità, la Vergine in trono, S.Leonardo, SS Pietro
e Paolo e altri. Il casale, infine, era situato
nelle vicinanza dell’antica via Traiana in maniera tale da essere collegato al
resto della civiltà, ma nello stesso tempo era invisibile agli occhi nemici in
quanto situato al di sotto del piano di calpestio, trovandosi in una lama. La
scelta del posto, quindi, non era casuale in un periodo in cui l’instabilità
politica era all’ordine del giorno.
CTG Egnatia
La nostra nuova sfida è quella di recuperare questo luogo magico di Monopoli, intriso di arte, storia, cultura, archeologia e spiritualità, nel silenzio di una distesa di ulivi millenari pugliesi, che rischierebbe il crollo se non si interviene con un immediato restauro. Chiediamo il vostro aiuto, senza dispendio economico, soltanto votando questo sito come vostro "Luogo del Cuore del FAI" al link
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CTG Egnatia
P.S.: Per poter visitare questo sito contattare il CTG Egnatia:
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S. Giorgio a cavallo |
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affresco del Cristo patiens |
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iscrizione in latino come lapide dedicatoria |
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divisione in naos e tipica delle chiese dal culto ortodosso |
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giaciglio in pietra |
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affresco di S. Leonardo |
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affresco di S. Eligio |
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affresco dei SS. Medici |
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affresco della Madonna |
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